Il telescopio spaziale Euclid, lanciato nel luglio 2023 dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha iniziato a fornire i primi risultati della sua ambiziosa missione di esplorazione del cosmo. Durante il 75esimo Congresso Internazionale di Astronautica (IAC 2024) a Milano, è stata presentata una mappa 3D del cielo che rappresenta solo l’1% dell’indagine prevista. Con un mosaico di 208 gigapixel, Euclid ha già osservato milioni di stelle e galassie, offrendo uno scorcio affascinante sul vasto universo.
La missione, che prevede di mappare il cosmo per i prossimi sei anni, mira a svelare i misteri della materia oscura e dell’energia oscura, componenti fondamentali che costituiscono il 95% dell’universo. I primi dati sono già un’importante pietra miliare per l’astronomia, aprendo nuove prospettive nello studio dell’universo lontano.
Il Telescopio Spaziale Euclid: Una Missione da 1,4 Miliardi di Euro
Il telescopio Euclid è una delle più grandi imprese scientifiche dell’ESA, con la partecipazione di numerose agenzie e istituzioni, tra cui la NASA, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). La missione, del valore di 1,4 miliardi di euro, ha lo scopo di osservare miliardi di galassie fino a 10 miliardi di anni luce di distanza, con l’obiettivo di realizzare la più grande mappa tridimensionale dell’universo.
L’Italia, in particolare, gioca un ruolo di primo piano in questa impresa, con la collaborazione di istituti di ricerca, università e industrie che lavorano insieme per analizzare i dati raccolti. Euclid ha il compito di esplorare galassie lontane per studiare la distribuzione della materia oscura e l’espansione dell’universo, due dei misteri più profondi della cosmologia moderna.
Un Mosaico di 208 Gigapixel: I Primi Dati della Missione
Presentato a Milano, il mosaico 3D copre una vasta area del cielo australe, equivalente a 500 volte la superficie della Luna piena. In appena due settimane di osservazioni, tra marzo e aprile 2024, Euclid ha rilevato decine di milioni di stelle e circa 14 milioni di galassie. Questi dati saranno utilizzati per studiare l’influenza della materia oscura e dell’energia oscura sull’evoluzione del cosmo.
Uno degli aspetti più affascinanti delle immagini raccolte da Euclid riguarda i “cirri galattici”, nubi di gas e polveri presenti nella Via Lattea, visibili in azzurro chiaro grazie alla luce riflessa. Queste strutture, un tempo invisibili agli strumenti tradizionali, possono ora essere studiate in dettaglio grazie alla sensibilità del telescopio in diverse bande spettrali, inclusa la luce infrarossa.
La Tecnologia Avanzata di Euclid
Il telescopio Euclid è equipaggiato con strumenti all’avanguardia che permettono di raccogliere dati in diverse lunghezze d’onda, dalla luce visibile all’infrarosso. Questa capacità è fondamentale per osservare galassie a distanze estreme e per ottenere informazioni dettagliate sulla loro composizione e distribuzione nello spazio.
Euclid è stato progettato per rispondere a domande fondamentali: come si distribuisce la materia oscura nell’universo? Come influisce sull’espansione del cosmo l’energia oscura, che costituisce circa il 70% dell’energia totale dell’universo? Rispondere a queste domande richiede una mappa tridimensionale estremamente dettagliata del cosmo, e il telescopio Euclid sta facendo proprio questo.
Il Ruolo dell’Italia nella Missione Euclid
L’Italia ha un ruolo centrale nel successo della missione. Oltre alla partecipazione dell’ASI, numerosi istituti di ricerca italiani sono coinvolti, come l’INAF e l’INFN. Gli scienziati italiani stanno lavorando alla gestione dei dati e all’analisi scientifica, coordinando l’elaborazione delle osservazioni raccolte da Euclid.
Secondo Roberto Scaramella, ricercatore dell’INAF di Roma, il mosaico ottenuto rappresenta una pietra miliare nella storia dell’astronomia. “È la prima volta che otteniamo un’immagine così profonda e dettagliata di un’area così vasta del cielo”, afferma Scaramella. L’analisi dei dati consentirà di fare passi avanti significativi in diversi campi dell’astronomia, grazie all’enorme quantità e qualità delle informazioni raccolte.
Verso la Creazione della Più Grande Mappa 3D del Cosmo
Nei prossimi sei anni, Euclid continuerà a osservare vaste porzioni di cielo, completando il 100% della sua indagine. Attualmente, è stato mappato solo il 12% dell’area totale prevista, ma gli scienziati sono già entusiasti dei primi risultati. Andrea Zacchei, dell’INAF di Trieste, sottolinea l’importanza di questi dati, che coprono già circa 2.000 gradi quadrati di cielo.
Gli algoritmi complessi utilizzati per l’elaborazione dei dati permetteranno di costruire una mappa tridimensionale senza precedenti del cosmo, in grado di rivelare dettagli su come si sono evolute le galassie nel tempo e come la materia oscura abbia influenzato tale evoluzione.
Conclusione: Una Nuova Era per l’Astronomia
La missione Euclid segna l’inizio di una nuova era per la cosmologia e l’astronomia. Grazie a strumenti tecnologicamente avanzati e alla collaborazione internazionale, la comunità scientifica sta iniziando a esplorare il cosmo come mai prima d’ora. La mappa 3D dell’universo ottenuta da Euclid fornirà dati essenziali per comprendere i processi che hanno plasmato il nostro universo e ci aiuterà a rispondere a domande fondamentali sulla sua composizione e sul suo futuro.
Questi primi risultati sono solo l’inizio di un viaggio che cambierà la nostra comprensione dell’universo. Mentre Euclid continua la sua missione, il futuro dell’astronomia appare più luminoso che mai.